ISBN: 9788807019388
Pagine: 160
Collana: I Narratori
Traduzione di Hado Lyria
A dieci anni dalla sua scomparsa, torna Manuel Vázquez Montalbán con uno strepitoso romanzo inedito della serie Carvalho. Una ragazza bonaerense bellissima, destinata a diventare l’Emmanuelle argentina, fugge in Spagna inseguita dai militari. Anni dopo, il cadavere di una barbona assassinata viene ritrovato a Barcellona. Carvalho, insieme al fidato Biscuter, dovrà chiarire inquietanti misteri che coinvolgono il giudice Garzón, l’ispettore-semiologo Lifante, tutta una serie di emarginati e un nucleo di alleanze segrete tra diversi stati. La Barcellona crepuscolare del Barrio Chino sta ormai diventando la città del design mentre, un po’ dappertutto, nuovi cadaveri spuntano come funghi velenosi. E, sempre presente, il tango. Inedito eccellente, quasi un prologo al Quintetto di Buenos Aires, ritroviamo qui personaggi, stile e temi ricorrenti nell’opera di Manuel Vázquez Montalbán, come la buona cucina, la figura di Pepe antieroe sexy, o il Biscuter consigliere-intellettuale-modernizzatore.
Note sull'autore.
Manuel Vázquez Montalbán (Barcellona, 14 luglio 1939 – Bangkok, 18 ottobre 2003) è stato uno scrittore, saggista, poeta, giornalista e gastronomo spagnolo. Figlio unico di una sarta e di un militante del PSUC (Partito Socialista Unificato di Catalogna), conosce il padre, detenuto in carcere, solo alla sua liberazione, quando aveva 5 anni. Anche lui più tardi militerà nello stesso partito, nel quale entrerà nel 1961 diventando poi membro del Comitato Centrale. Si laurea in Filosofia e Lettere all'Università Autonoma di Barcellona e studia alla locale Scuola di giornalismo. In questo periodo conosce la sua futura moglie, la storica Anna Sallés Bonastre. Nel 1962 un tribunale di guerra lo condanna a 3 anni di reclusione per aver partecipato ad attività della resistenza antifranchista, e viene così incarcerato nella prigione di Lerida dove scrive il suo primo libro, il saggio Informe sobre la información. Dopo aver scontato la pena inizia la propria carriera giornalistica per la testata Triunfo, iniziando poi a collaborare a diverse pubblicazioni come Siglo XX, Tele/Xprés, Por Favor e successivamente anche con El País e Interviú, per i quali ha lavorato fino alla propria morte. Nel 1966 nasce il suo unico figlio, Daniel Vázquez Sallés, che diventerà anch'egli scrittore e giornalista. Nel 1967 pubblica la sua prima raccolta di poesia, Una educación sentimental, seguita da una seconda nel 1969 Movimientos sin éxito, che lo fa ricondurre al gruppo di poeti definiti novisimos. Nello stesso anno viene pubblicato anche il suo primo romanzo, Recordando a Dardé e alcuni racconti, prime prove della sua abilità narrativa. Nel 1972 fa la sua prima apparizione, nel romanzo sperimentale Ho ammazzato J. F. Kennedy, il detective privato Pepe Carvalho, protagonista di una serie di romanzi che porteranno Vázquez Montalbán a godere di un apprezzamento internazionale. La sua passione e le sue conoscenze culinarie entreranno, attraverso i suoi personaggi, a far parte in pianta stabile delle commedie umane narrate nelle sue opere, caratterizzandoli e rendendo comprensibili le sfumature delle loro personalità. Nel 1979 riceve il Premio Planeta per l'opera I mari del sud, che vede come protagonista proprio il detective Carvalho. In Italia viene pubblicato per la prima volta nel 1980, quando l'editore Beppe Costa della Pellicanolibri Edizioni dà alle stampe il libro Manifesto subnormale, grazie anche all'apprezzamento che Leonardo Sciascia nutriva nei suoi confronti. Va ricordata anche l'amicizia che lo ha legato ad Andrea Camilleri che in suo onore chiamò il protagonista di tanti suoi celebri romanzi commissario Montalbano. In Italia le sue opere sono state tradotte per la massima parte dalla scrittrice Hado Lyria. Si è dedicato poi anche ad altri romanzi di narrativa come Il pianista (1985) e Galindez (1990) e ad altre opere di genere saggistico, poetico e storico. Fra queste va ricordata la biografia del Caudillo, Io, Franco, pubblicata nel 1992 e considerata un'opera di notevole spessore letterario e storico, Un polacco alla corte del Re Juan Carlos (1996) e La Aznarità (2003), profonda critica al governo di José María Aznar. Tecnico della gastronomia e della tavola, ha raccolto in una serie di volumi scritti in lingua madre la summa gastronomica della cucina spagnola. Tra i vari saggi da lui scritti è da ricordare il saggio Contro i gourmet, in cui si delinea in modo critico la storia della gastronomia. Nel 1995 ha ricevuto il Premio Nacional de las Letras Españolas come riconoscimento per tutta la propria opera. Manuel Vázquez Montalbán muore il 18 ottobre del 2003 nell'aeroporto di Bangkok a causa di un infarto. Nel 2006 è stato assegnato il primo Premio Carvalho, dedicato alla produzione letteraria di genere poliziesco. Il 3 febbraio 2009 è stata inaugurata a Barcellona la piazza Manuel Vázquez Montalbán, che si trova tra la calle de Sant Rafael e la Rambla del Raval, vicino al luogo che dette i natali allo scrittore.